analisi di mercato: Grazie all’uso di corrente continua in bassa tensione (BT, tra 6 e i 12 V) per l’azionamento del bloccoporta, si possono ottenere molteplici vantaggi in termini sia di sicurezza che di costi. Rispetto alle soluzioni attuali in alta tensione, è possibile installare contatti elettrici di dimensioni ridotte, garantendo un minor surriscaldamento degli stessi, e pertanto maggior sicurezza di funzionamento. In secondo luogo lavorando nel campo delle BT e delle basse correnti, non risulta necessario per motivi di sicurezza adoperare materiali plastici autoestinguenti (il cui costo è maggiore rispetto ad altre soluzioni che non prevedono tale feature), permettendo alle aziende del settore di essere più competitive a livello di mercato. L’evoluzione tecnologica in questi ultimi anni ha interessato anche il mondo degli elettrodomestici rendendoli sempre più ‘smart’ e connessi. Tutto ciò ha comportato (grazie all’abbassamento dei costi dell’elettronica di consumo) l’inserimento di dispositivi di controllo, quali ad esempio sensori, che permettano di valutare parametri indicativi dello stato di funzionamento dell’elettrodomestico stesso. L’interesse crescente del mercato per grandi elettrodomestici super-tecnologici è confermata anche da recenti studi svolti dall’osservatorio Internet of Things (IoT) del Politecnico di Milano, secondo il quale le vendite in Italia di prodotti Smart Home hanno raggiunto lo scorso anno i 185 milioni di euro, con una crescita sull’anno precedente del 23%. È necessario sottolineare che tutti questi componenti funzionino proprio in BT. Ecco qui che nasce l’idea nel settore interessato alla componentistica delle lavatrici di voler sfruttare la bassa tensione anche per l’azionamento del bloccoporta. Lo sfruttamento della corrente continua in BT si traduce per noi nell’utilizzo di un nuovo tipo di attuatore, che l’azienda Rold ci ha indicato essere nelle leghe di materiali a memoria di forma, conosciuti con l'acronimo SMA (shape memory alloys). Allo stato attuale, i grandi competitor internazionali faticano ad accettare bloccoporta in BT, per timore di abbandonare una tecnologia, quella dell’alta tensione, collaudata negli anni e portata a livelli ottimi di affidabilità. Tanto è vero che ad oggi la Rold produce solo ed esclusivamente bloccoporta in alta tensione, compatibilmente con la richiesta delle case costruttrici. Resta però il fatto che l’azienda, cercando di anticipare scenari futuri, sta investendo in questa nuova direzione, convinta che i vantaggi della BT per il bloccoporta vinceranno le incertezze dei propri clienti. torna su
 Modello in commercio: Abbiamo analizzato il modello di riferimento di bloccoporta per lavabiancheria a carica dall’alto attualmente prodotto dalla Rold. Come si vede dalla seguente foto, il meccanismo di funzionamento prevede la presenza di una guida ricavata all’interno del case su cui scorre una slitta, azionata dalla chiusura della porta stessa dell’elettrodomestico. Una volta raggiunta la configurazione di chiusura, la parte di attuazione si occuperà di bloccare il meccanismo, impedendo l’apertura della porta, e questo viene fatto tramite un piccolo gancio che blocca la slitta in quella posizione.
slitta guida
Analisi dei costi: nella ripartizione dei costi abbiamo considerato il costo dei componenti polimerici prodotti in latamid, i costi di produzione ed il valore commerciale delle componenti acquistate da terzi (molle, filo SMA, microswitch, crimpaggi, lamine e perni metallici). costi componenti polimerici: Calcolato l’ingombro volumetrico delle componenti stampate, siamo in grado di definirne un costo, partendo dalla conoscenza del costo al kg del materiale polimerico utilizzato (Latamid 6 H2 G/30), facendo fede all’ultimo aggiornamento della quotazione di tale materiale riferitoci dall’azienda fornitore Lati S.p.A. costi componenti polimerici
costi componenti acquistati esternamente: Si analizzano ora i costi riferiti a componentistica acquistata esternamente all’azienda Rold. Tra questi annoveriamo anche il componente ‘microswitch’, utilizzato per trasmettere l’informazione di avvenuto bloccaggio, prodotto però dalla Rold stessa. Essendo una divisione interna dell’azienda ad occuparsi della produzione di quest’ultimo, abbiamo ritenuto ragionevole considerare tale componente con il proprio costo, come se fosse acquistato presso fornitori esterni. Per quanto riguarda invece il filo SMA, è stato scelto quello con diametro pari a 150 µm per necessità di tipo progettuale, e sono stati montati crimpaggi di tipo ‘a ‘T’. Per i costi associati alle molle ci siamo basati su dati che sono stati forniti dal mollificio bergamasco. Infine nella valutazione sono stati presi in considerazione anche gli elementi metallici , tra cui la linguetta per la conduzione di corrente per il filo SMA, e i perni su cui quest'ultimo si avvolge.
﷯ Costo componenti acquistate esternamente: crimpaggi
Costo componenti acquistate esternamente: molle Costo componenti acquistate esternamente: microswitch\
Costo componenti acquistate esternamente: linguetta e perni metallici
Dato che la linguetta subisce un processo di piegatura ed i perni un processo di tranciatura il costo attribuito a questi elementi viene approssimato da 0,006 € a 0.01 €
costi di produzione: Si tratta dei costi necessari alla realizzazione dei componenti, che comprendono costi macchina, costi dell’energia e costi dell’operatore addetto alla macchina. I costi di produzione sono stati stimati partendo da dati forniti dall’azienda. Essi sono stati confrontati con un elaborato di tesi sostenuto presso la stessa azienda (Tesi di laurea di Salvatore La Loggia sostenuta presso il Politecnico di Milano, A.A. 2009/2010, relatore Ing. Giuseppe Sala, Titolo: ‘Progettazione e sperimentazione di un dispositivo di sicurezza basato su attuatori in lega a memoria di forma’).

 

Costi di produzione
costi totali: Siamo ora in grado di determinare il costo totale del prodotto. incidenza percentuale delle singole voci di costo sul costo totale (1) del bloccoporta
costo totale al pezzo
Considerando il requisito iniziale di costo di 1 €/pezzo possiamo ritenerci soddisfatti del risultato economico raggiunto.
Conducendo un’analisi più dettagliata, abbiamo considerato anche i costi attribuibili all’operazione di montaggio del bloccoporta. L’operazione di assemblaggio viene eseguita manualmente. Infatti, essendo il quantitativo totale richiesto inferiore alle 500000 unità/anno (le lavabiancheria a carica dall’alto hanno una diffusione più limitata rispetto alle tradizionali a carica frontale, quindi si prevede un quantitativo richiesto inferiore per questa tipologia di bloccoporta), l’azienda ritiene ancora economicamente valido ricorrere ad operazioni di assemblaggio non automatizzate. Dati fornitici dall’azienda stimano in 0.05 € il costo di ogni singola operazione, la cui durata in media è di 6 secondi. Il nostro prodotto prevede la presenza di 8 componenti. Si ritiene ragionevole supporre 8 operazioni di assemblaggio, per un costo totale relativo all’assemblaggio pari 8*0.05=0.40 €. Ulteriori costi relativi a test e verifiche di collaudo ed imballaggio vengono stimati in 0.10 €. Analizziamo ora il costo degli stampi ( ci siamo basati su una stima riguardante la dimensione degli stampi stessi,il numero di impronte e sulla complessità tecnologica delle lavorazioni necessarie). si è deciso, in accordo con l’azienda, di considerare solo la metà del loro costo totale. Infatti molte volte sono gli stessi clienti ad acquistare e fornire gli stampi da utilizzare, quindi abbiamo ritenuto di poter attribuire solo il 50% del costo al bloccoporta. Esso sarà strettamente dipendente dalla quantità di pezzi prodotti/anno. Considerando un quantitativo pari a 500000 pezzi/anno, avremo una maggiorazione di costo per singolo pezzo pari a (355000/500000) * 0.5=0.355 €.
Costo stampi
incidenza percentuale delle singole voci di costo sul costo complessivo del bloccoporta
costi complessivi