Il riduttore proposto nel nostro progetto è epicicloidale, esso offre
interessanti vantaggi applicativi, tale da proporsi come una valida
alternativa ai riduttori ad ingranaggi paralleli in alcune applicazioni
industriali come questi trattori Same.
I vantaggi sono :
-Elevati rapporti di riduzione possibili
-Elevate coppi trasmettibili
-Elevati carichi sopportabili sull'albero in
uscita.
Queste caratteristiche derivano direttamente dal principio di
funzionamento della riduzione epicicloidale, che qui ricordiamo:
l'ingranaggio solare (1) in entrata al moto, ingrana e
mette in rotazione tre o più ingranaggi satelliti (2), questi ruotano
all'interno dell'anello dentato (3) che risulta fisso. Come conseguenza
gli assi dei satelliti stessi (4), montati sul portasatelliti (5) si
muovono lungo una circonferenza. Il portasatelliti (5) ruota così a una
velocità ridotta rispetto all'ingranaggio solare (1).
Rispetto ad una riduzione ad ingranaggi, a parità di
numero di denti, si ottengono rapporti più elevati, questa caratteristica
si traduce in un milglior proporzionamento degli ingranaggi e quindi
prestazioni più elevate.
Nella riduzione epicicloidale gli ingranaggi hanno
ingranamenti multipli contrariamente a quanto avviene in una riduzione ad
ingranaggi paralleli dove l'ingranamento è singolo. A parità di coppia
da trasmettere questo si traduce in forze sui denti molto inferiori e
quindi a parità di sollecitazioni unitarie, la riduzione epicicloidale
necessita di ingranaggi con dimensioni molto più contenute. Minori
dimensioni, a parità di rotazione, portano a velocità periferiche delle
dentature più basse, per cui gli ingranaggi a dentatura diritta
normalmente utilizzati nelle riduzioni epicicloidali sono in grado di
competere a livello di numerosità con gli ingranaggi a denti elicoidali
delle riduzioni tradizionali.
Le forze che si trasmettono attraverso gli ingranaggi in questo tipo di
riduzione sono fra loro equilibrate. La loro risultante è nulla, esiste
solo la coppia che si trasmette attraverso il portasatelliti all'albero
d'uscita. Al contrario in una riduzione tradizionale le forze devono
essere equilibrate supportando gli ingranaggi stessi sugli alberi che
ruotano su cuscinetti. Ne deriva che in un riduttore epicicloidale i
cuscinetti montati sugli alberi di entrata e uscita sono a disposizione
interamente per sopportare i carichi esterni al riduttore.